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Vivere il cambiamento è come perdere l’equilibrio ad ogni passo.

Sempre più spesso siamo attraversati da periodi di cambiamento. Le crisi, come la pandemia dovuta al Covid-19, ce lo insegnano… siamo (e in futuro lo saremo sempre più) esposti a fenomeni complessi e, in generale, a nuove sfide. Questa maggiore incertezza ci destabilizza, è naturale.

Anche nella vita di tutti i giorni, ci troviamo a dover affrontare cambiamenti, sia che dipendano da noi o che dipendono dal contesto in cui stiamo operando, e queste situazioni ci creano disagio, frustrazione o addirittura paura.

 

 

camminare in equilibrio

COME GESTIRE QUESTI MOMENTI?

Intanto è sempre opportuno conoscere il contesto in cui viviamo, lavoriamo, agiamo. Perché il contesto è la cornice entro cui ci muoviamo e non possiamo non sapere quali siano gli elementi che la caratterizzano. Al contrario, conoscere questi elementi ci aiuterà a prendere decisioni più ponderate ed efficaci.

In questo particolare periodo storico che stiamo vivendo il mondo sta cambiando a grandissima velocità, questo per effetto di tre spinte sostanziali:

  • La globalizzazione,
  • Il rapido sviluppo tecnologico,
  • La crisi economica e sociale.

Gli esperti hanno coniato un acronimo per definire lo scenario mondiale attuale : V.U.C.A. (Volatily, Uncertainty, Complexity, Ambiguity), ovvero contraddistinto da volatilità, incertezza, complessità e ambiguità. Una premessa importante che sottolinea fortemente quanto questi elementi saranno sempre più parte attiva delle nostre vite e, diventa pertanto importante imparare a conviverci, e a gestirli. Se è vero che il mondo è destinato a cambiare sempre di più, allora anche noi dobbiamo essere in grado di attrezzarci per fronteggiare i cambiamenti nel miglior modo possibile.

Si parla infatti di “gestione dei cambiamenti” e non di aspettare che passino (o peggio) che ci travolgano inconsapevolmente: i cambiamenti infatti vanno attraversati e, laddove possibile cavalcati. Noi siamo parte attiva dei cambiamenti che ci riguardano.

Per capire meglio, torniamo all’esempio della pandemia legata al Covid-19, che ormai tutti conosciamo, questo problema ha investito e travolto in egual modo tutti i paesi e tutti i settori anche se con impatti diversi. Ci ha colti  impreparati e gestire un’emergenza di tale portata ha comportato non pochi disagi e difficoltà. Quel che però è emerso, da questa difficile e intensa esperienza, è che le persone e le organizzazioni che meglio si sono adattate al nuovo scenario, sono quelle che hanno saputo fornire risposte flessibili e resilienti.

Ed ecco un grande insegnamento che potremmo trarne: nuovi scenari, possono generare nuovi problemi e nuovi bisogni, che richiedono nuovi paradigmi per poterli risolvere e affrontare. Che, tradotto in parole semplici, significa: “per essere pronti a gestire i cambiamenti occorre sviluppare nuovi approcci, nuovi modelli, nuove competenze”.

Non è la specie più forte o la più intelligente a sopravvivere,

ma quella che si adatta meglio al cambiamento.

(Cit. Charles Darwin)

COME PREPARARSI AD ESSERE ADATTIVI?

In situazioni sempre più diversificate, incerte e instabili, occorre dunque poter attingere ad un’ampia gamma di capacità il che richiede – in primis – un certo livello di consapevolezza per capire il contesto entro cui ci stiamo muovendo e per sviluppare le risposte più adeguate e scegliere con maggiore intenzionalità.

Questo vale in qualsiasi contesto, sia di vita che professionale. Nel mondo del lavoro, per esempio, le persone si trovano a svolgere sempre meno percorsi di carriera lineari e sempre più percorsi caratterizzati da cambiamenti che richiedono maggiori (e continui) aggiornamenti e, se necessario, anche il doversi reinventare.

E’ un processo che fa parte di noi, nessuno escluso. Per crescere (in particolare per evolvere come persone) abbiamo bisogno di continui cambiamenti anche se la cosa ci destabilizza perché ci spinge alla continua ricerca di un nuovo equilibrio. Restare sempre in bilico, essere aperti a nuove possibilità, cercare nuove soluzioni, non smettere mai di imparare, sviluppare nuove competenze… questo farà di noi persone pronte al cambiamento.

Se vuoi fare un passo avanti,

devi perdere l’equilibrio per un attimo.

(Cit. Massimo Gramellini)

In particolare le nuove generazioni dovrebbero essere preparate e attrezzate a gestire i cambiamenti (che faranno sempre più parte del contesto in cui viviamo), ed avere le capacità per saper cogliere le sfide del futuro.

Nello specifico potremmo definire i 3 “pre-requisiti” più importanti, questi a seguire:

  • Avere una certa consapevolezza di sé e dei fenomeni esterni,
  • sviluppare modelli mentali flessibili e relativi approcci,
  • disporre di un’ampia gamma di competenze (le soft skills) cui poter disporre.

 

1)PARTIAMO DALLA CONSAPEVOLEZZA

In un mondo che cambia molto velocemente, occorre avere il tempo di “crearci gli opportuni anticorpi” per sopravvivere meglio alle situazioni e non subire passivamente gli eventuali urti della vita. Ecco quindi che riuscire a maturare un certo grado di consapevolezza (sia interiore, sia esteriore) ci fornisce la possibilità di capire chi siamo davvero e cosa vogliamo… per dirigerci con intenzionalità verso ciò cui aspiriamo.

Per poter vivere con piena consapevolezza le nostre scelte di vita (e di lavoro) occorre porsi delle domande, aprirsi ad una fase introspettiva dedicata a noi stessi, in cui andare ad indagare e individuare i nostri valori fondanti.

Sì perché ogni cambiamento che si manifesta, dev’essere visto come un’occasione per riappropriarci del nostro tempo e riflettere, o meglio, ripensare a chi siamo e cosa stiamo cercando di realizzare nella vita, quale sia il nostro scopo…

Cosa vogliamo? Cosa ci fa sentire bene? Cosa ci manca? La nostra vita (professione) quanto è appagante per noi? Quale scopo sto perseguendo? Cosa posso fare diversamente? In che direzione sta andando il mio agire?

Prendiamoci il tempo di riflettere ponendoci delle domande. Potrebbe sembrare banale, ma al contrario, le domande sono invece uno strumento molto potente per entrare in connessione profonda con noi stessi e con ciò che ci circonda, e far emergere ciò che conta davvero per noi.

 2) FILTRIAMO CIO’ CHE E’ IMPORTANTE, IMPARIAMO A PRENDERE DECISIONI EFFICACEMENTE

Perché dunque la consapevolezza è così importante? Perché ci aiuta a filtrare quella miriade di informazioni e opzioni che normalmente ci assalgono, elevandoci ad essere “decisori consapevoli”, ovvero capaci di scegliere in modo allineato ai nostri valori e alle nostre esigenze (bisogni). La consapevolezza pertanto ci permette di “essere realmente calati nelle situazioni”, di vivere appieno la vita, in funzione di ciò che vogliamo. Attraverso il nostro livello di consapevolezza gettiamo le basi per far fiorire la nostra vera essenza interiore e di far emergere la nostra autenticità.

E’ chiaro pertanto che non possiamo permetterci di affidarci al caso e lasciare che gli eventi (o peggio ancora i cambiamenti) ci travolgano. Siamo noi i principali decisori della nostra vita e, in tal senso, abbiamo un ruolo attivo e responsabile rispetto a ciò che pensiamo e facciamo. Questo perché i nostri pensieri (la mente) sono strettamente connessi al nostro agire (le decisioni che prendiamo). Motivo per cui diventa estremamente importante essere pienamente consapevoli di ogni aspetto della nostra vita… perché solo così: ciò che pensiamo può davvero tradursi in scelte intenzionali.

3) SAPER ANTICIPARE IL FUTURO, SIGNIFICA SAPER “ATTRARRE”

Per crescere, e affrontare al meglio i cambiamenti, occorre conoscersi a fondo, e farsi carico del proprio progetto di vita, sapendo in quale direzione ci stiamo orientando e muovendo. Perché fermi non possiamo stare, abbiamo bisogno di evolvere verso la migliore versione di noi stessi. Creandoci (in maniera attiva e consapevole) le condizioni per realizzare la traiettoria esistenziale che più si adatta e rifletta le nostre ambizioni, aspirazioni e caratteristiche.

In conclusione, quali benefici potremmo trarre dall’essere persone più consapevoli?

1) La consapevolezza ci porta ad agire in modo allineato ai nostri valori, e questo ci rende maggiormente realizzati.

2) Se consapevoli, i nostri sforzi saranno maggiormente focalizzati a perseguire le nostre intenzioni, con la conseguenza di raggiungere più obiettivi a noi cari.

3) Se siamo consapevoli delle nostre risorse interiori, sappiamo padroneggiare ciò che scegliamo e decidiamo di fare, quindi più liberi da condizionamenti (e meno manipolabili dagli altri).

Cosa puoi fare subito? Ecco 3 consigli per te:

  • Continua a seguire gli argomenti che propongo nei miei articoli di Blog, ed invia (sotto) la tua mail di contatto. Entrerai così a far parte della community di Metropoli Lab il cui motto è: #FaiDiTeilTuoCapolavoro.
  • Prenditi qualche minuto del tuo tempo per riflettere su quanto appena letto… e prepara, per ogni ambito della tua vita, un set di domande alle quali andrai a rispondere per capire quanto sei consapevole di come si stanno evolvendo le cose intorno a te … vedrai che è in tuo potere decidere e avere un impatto migliore su ogni fronte!
  • Se questi temi ti hanno appassionato, o anche solo incuriosito, ecco un libro che ti suggerisco di leggere: “L’ARTE DI FAR SUCCEDERE LE COSE” di Daniel Lumera. Questo libro ti aiuterà a capire come disegnare consapevolmente la propria vita.

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